Con l’arrivo delle prime belle giornate ci si dedica anche alle pulizie di primavera, in quelle zone della casa più in disparte: non dimenticate la pulizia del condizionatore. Gli split sono fuori portata, in alto sui muri, e durante l’inverno hanno sicuramente accumulato polvere, fuori e dentro. Occupatevi della parte esteriore; con la scala, e rispettando le norme di sicurezza, spolverate la superficie.
Per l’interno, invece, chiedete l’intervento di un esperto. Rivolgetevi a www.assistenzacondizionatoriaroma.it per effettuare la manutenzione ordinaria del vostro impianto.
Liberare filtri e bocchettone
Affinché il condizionatore funzioni quando ne avete bisogno, e non vi abbandoni all’improvviso in mezzo a una ondata di caldo, giocate di anticipo. Richiedete un intervento di pulizia, che vi assicurerà la pulizia di filtri e bocchettoni. Anche se non lo vedete a occhio nudo, nei mesi di inutilizzo la polvere riesce ad addentrarsi negli split, andando a otturare i tubi di passaggio dell’aria. Oltre a poter costituire una difficoltà in termini di funzionamento, è anche un problema di igiene: quella polvere, verrà liberata nell’aria che respirate in casa quando il condizionatore si accende.
Igienizzazione
E, a dirla tutta, non si tratta solo di polvere. Nel vostro impianto possono annidarsi acari, cimici e piccoli insetti. Dato il lungo periodi di inutilizzo, è possibile che qualche insetto scelga questi posti riparati per fare il nido. Non un bel pensiero; ma potete eliminarlo, facendo pulire gli split.
Ogni quanto pulire l’impianto.
Una pulizia standard per un impianto di raffreddamento prevede due interventi: uno a inizio della stagione calda, e l’altro alla fine. Indicativamente, entro metà maggio e a fine settembre; ma molto dipende dalla zona in cui abitate. L’importante è far verificare l’impianto prima della sua accensione; quindi, nel dubbio, meglio anticipare l’appuntamento.
Può anche accadere che l’impianto sia in funzione durante tutto l’anno; magari perché vivete in una zona molto calda, ed eccezionalmente lo accendente anche fuori stagione; o magari perché utilizzate la funzione di pompa di calore. In questi casi, prevedete una manutenzione ordinaria periodica ogni 3 mesi.